Oggi l’arte che si rapporta con la tecnologia non può che invitare gli “spettattori prosumers” a fare-da-se, a farsi opera e fare opere come meglio credono. L’artista e le istituzioni dell’arte non possono fare altro che mettere a disposizione “contesti” fatti di macchine, spazi e tempi.
Per me l’interattività non è una prerogativa delle macchine, ma delle persone (e nel nostro caso degli artisti) che decidono di agire in maniera “interattiva”.
[…] Infatti a me interessano opere che realizzano una concezione dell’interattività e della condivisione dell’opera, dell’opera aperta, al massimo grado possibile, anche con l’uso di bassa tecnologia. Mi interessa l’opera che si realizza non perché la crea l’autore, ma perché si crea un contesto dove ci sono delle persone che contribuiscono a creare l’opera stessa (Verde, 1999).
Foto di Massimo Vitali

L’Archivio Verde è costituito da un vasto repertorio fotografico e un ampio catalogo di disegni, story board e quaderni, oltre che da circa 600 cassette per 1200 ore di riprese. L’Archivio audiovisivo era ben organizzato ma fragile, a causa del cattivo stato di conservazione dei nastri e richiedeva un importante intervento di restauro dei supporti analogici. Il nostro obiettivo è quello di diffondere le opere degli anni Ottanta e Novanta nella migliore condizione di visione, valorizzare l’originale approccio artistico di Verde e fornire un modello di catalogazione di riferimento per altri archivi videoteatrali.
In questa sezione vengono proposte esclusivamente opere video e documentazioni di videoinstallazioni recuperate dall’Archivio Verde grazie al progetto I_PAD; alcuni video sono inediti, digitalizzati dai Master per la prima volta, altri sono stati sottoposti a un restauro adeguato alla natura elettronica del supporto originale, digitalizzati alla massima qualità. La maggior parte dei materiali d’archivio è in VHS, in HI8 e in MiniDV. In alcuni casi il VHS aveva una copia “gemella” in Betacam o U-Matic per specifiche esigenze professionali. L’uso insolito e sistematico del formato “povero” VHS e la catena di processi “artigianali” connessi, è la chiave per comprendere l’arte di Verde, un’arte comunicativa e sociale di tutti e per tutti.
L’Archivio video di Verde, oltre a documentare la sua attività tecnoperformativa e le sue creazioni, è anche “un archivio di archivi”, dal momento che aveva collaborato con numerose compagnie teatrali (il Tam Teatro musica, Le Albe, Aldes, Nanni Balestrini, Marco Paolini, GialloMare Minimal Teatro, Roberta Biagiarelli, Adriana Zambon). L’Archivio si è dimostrato un vero palinsesto di relazioni, di trame comunitarie, di sentieri creativi e condivisi, per trasformare la società attraverso l’arte.
Nelle schede delle singole opere sono state inserite note tecniche che spiegano, oltre che il contenuto, il tipo di formato, le criticità e l’intervento rigenerativo effettuato; i link rimandano ai video depositati in forma compressa su Youtube, nel canale di I_PAD. La versione ad alta definizione dei video è, invece, depositata sui sistemi Arkive e Dataverse, ed è possibile richiederla per uso non commerciale, a: anna.monteverdi@unimi.it
Formati video dell’Archivio Giacomo Verde
VHS = videocassetta per uso consumer (amatoriale) – solo se specificato: HI-FI = presenta anche traccia audio alta fedeltà AFM (se presente, verrà segnalata eventuale concordanza o discordanza con traccia audio analogica longitudinale; in caso di discordanza, verranno registrate le 4 tracce separatamente
Video-8 = videocassetta compatta per uso consumer (amatoriale)
S-VHS = evoluzione del VHS con aumento del dettaglio fino al 40”
HI-8 = videocassetta compatta di formato simile al Video-8, destinata ad uso prosumer (semi-professionale) – traccia audio alta fedeltà PCM (se presente, verrà segnalata eventuale concordanza o discordanza con traccia audio AFM; in caso di discordanza, verranno registrate le 4 tracce separatamente
DV – DVCAM = videocassetta compatta per uso prosumer (semi-professionale) – traccia audio alta fedeltà PCM (se presente, verrà segnalata eventuale concordanza o discordanza con traccia audio AFM; in caso di discordanza, verranno registrate le 4 tracce separatamente
U-Matic = 3/4″ – LB = Low-Band (bassa banda) – HB = High Band (alta banda) – SP = Super Perform – C = cassetta Compact per videoregistratori portatili
DUB = duplicazione diretta tal-quale da master (massima qualità di copia analogica, compatibilmente col formato dell’epoca)
SUB-Master = duplicazione da master con interventi correttivi (pulizia del segnale, ottimizzazione tecnica, con minima perdita di qualità)
Betacam = Betacam oxide (primo tipo – 2 tracce audio longitudinali) – L = cassetta Large per videoregistratori da studio
Betacam SP = Betacam metal (secondo tipo) evoluzione del Betacam con aumento del dettaglio fino al 40” – L = cassetta Large per videoregistratori da studio
Solo se specificato: HI-FI = presenta anche traccia audio alta fedeltà AFM (se presente, verrà segnalata eventuale concordanza o discordanza con traccia audio analogica longitudinale; in caso di discordanza, verranno registrate le 4 tracce separatamente