IL RESTAURO DELLE IMMAGINI IN MOVIMENTO

Il restauro delle immagini in movimento, in particolare nel contesto teatrale, richiede un approccio specialistico che unisca competenze tecniche e culturali.
E’ un’analisi critica che preserva l’identità storica e formale del documento.

Le fasi includono:
Antropologia visuale: conservazione della memoria visiva;
Studi cinematografici: comprensione delle tecniche e linguaggi del video;
Scienze applicate: tecniche avanzate per il trattmento delle immagini.

Il restauro digitale richiede interventi specifici per correggere la degradazione dei supporti analogici (VHS e Betamax) e per affrontare vari difetti tecnici, come il rumore e il jitter di riga, senza alterare il valore artistico e storico.

Tipologie di Difetti nei Video

Difetti Originali:
Quadri mancanti: porzioni nere dovute alla perdita del segnale;
Rumore: righe bianche causate dalla perdita del segnale;
Jitter di riga: sbandamenti orizzontali a causa di errori temporali;
Rumore impulsivo: disturbi orizzontali simili a code di cometa.

Difetti da Acquisizione Digitale:
– Rumore impulsivo e jitter di riga: causato da malfunzionamenti del nastro o da detriti;
– Dropout: perdita di segnale che provoca un fermo immagine;
– Deinterlacciamento non corretto: causa disturbi visivi come jitter di quadro e disallineamento delle righe finali.

Questi difetti richiedono una gestione accurata per preservare il valore storico e culturale delle performance teatrali uniche.

Nel maggio 2024 il Team di I_PAD ha portato decine di videocassette Vhs, Betacam e U-Matic dell’Archivio Verde per la pulizia, il restauro e la digitalizzazione allo studio Plurimedia di Treviso di Gabriele Coassin che aveva conosciuto Giacomo Verde negli anni Novanta e con il quale aveva collaborato a diverse produzioni artistiche.
Le problematiche degli audiovisivi analogici degli anni Ottanta e Novanta acquisiti erano diverse: dallo Sticky Shed Syndrome o sindrome da nastro colloso, al degrado delle immagini in forma di segmenti di linea (drop out) o jitter di quadro (il disallineamento).
Gli interventi avevano l’obiettivo di ripristinare le condizioni meccaniche originarie per migliorare il trascinamento del nastro riprodotto attraverso vari metodi: apertura delle cassette e pulizia con lubrificante asciutto al teflon o salviette per portare via muffa e polvere, riavvolgimento del nastro più volte giocando con la trazione del videoregistratore, “cottura” ad alte temperature, uso dell’apparecchio TBC (Time Base Corrector) per il riallineamento.

Di seguito le videolezioni di Gabriele Coassin (realizzate da Desirée Sabatini e Dalila D’Amico/UniLink) che mostrano gli interventi tecnici per ridurre o eliminare i difetti dei nastri.