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Rivel’Azione (1989, 1990, 2010)
Rivel’Azione è un’installazione-performance che gioca, a diversi livelli, sulla rivelazione del possibile rapporto tra scultura, pittura e televisione e i loro diversi tempi di percezione. L’intenzione è quella di creare un grande “mandala meditativo occidentale” sulla costruzione dell’opera visiva nel mondo-tempo delle immagini.
Nel corso di una performance si distrugge un televisore estraendone l’anima metallica che viene dipinta e collocata al centro di un grande Mandala che contiene 4 schermi-TV orientati in senso antiorario. Due videocamere riprendono e registrano tutte le fasi della realizzazione: la distruzione del televisore, l’estrazione della sua anima metallica, la sua trasformazione in “opera pittorica”, la collocazione al centro del Mandala e l’inquadratura finale che avvierà la pulsazione dei quattro monitor. Una colonna sonora che remixa arcaico e moderno (voci dalla Sardegna e dal Tibet, launeddas, zampogne, industrial-noise e etno-jazz) accompagna le diverse fasi di realizzazione.
Alla fine della performance la registrazione video viene ritrasmessa dai quattro monitor interni al Mandala e da altri due monitor posti a terra davanti al Mandala, così che l’installazione ritrasmetterà continuamente anche la sua genesi. Alla fase finale dell’installazione, il passaggio dal livello strutturale a quello estetico, è volutamente reso pubblico attraverso un vero atto performativo. Quasi un rito laico. Le video-macchine vengono accese e il performer estrae “l’anima metallica” da un vecchio monitor per trasformarla in un’opera di “pittura tridimensionale”. Dipinge anche il pannello circolare, il mandala, che contiene quattro monitor disposti a croce e con il centro vuoto, pronto ad accogliere la scultura dipinta realizzata con “l’anima-del-monitor”. Tutto viene registrato e poi ritrasmesso nei monitor dell’installazione. Nata nel dicembre del 1989 per Melbourne, nella vetrina di un negozio in disuso per un festival dedicato alla creatività italiana viene replicata al Festival di Arti Elettroniche di Camerino nel 1990. Verrà riproposta una sola volta, nel 2010 alla Fondazione Ragghianti di Lucca.
“Dopo vent’anni rieccomi a proporre Rivel’Azione con la coscienza che “l’inganno mediatico-visivo” è diventato ancora più forte e l’auspicio che le azioni artistiche possano comunque servire a migliorare il mondo (Giacomo Verde, 2010).
Rivel’Azione a Melbourne, 11 novembre 1989 da VHS mono